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Molti di questi sforzi si traducono in una sollecitazione maggiore dell’apparato muscolo-scheletrico, in particolare delle articolazioni, e possono portare a sofferenza ed infiammazioni della cartilagine e conseguentemente a forte dolore e zoppìa. Generalmente le articolazioni più colpite sono i nodelli, le articolazioni delle falangi degli arti anteriori, le grasselle e i garretti.
Negli ultimi anni, grazie allo sforzo degli Allevatori, abbiamo puledri sempre più coerenti con le caratteristiche richieste dalla disciplina sportiva che dovranno praticare, per cui è necessario fare ancora più attenzione a tutti gli aspetti legati al loro benessere e alla loro salute fin dalle prime fasi di vita.
Questo si traduce in:
Fisiologicamente, le cartilagini dei puledri non raggiungono il loro completo sviluppo fino ai tre anni, pertanto in questa prima fase di vita sono ancora delicate e l’ossificazione non ancora del tutto terminata.
Solitamente i puledri iniziano attorno al compimento del primo anno la doma e proseguono in seguito con la prima fase dell’allenamento che comincia per alcune discipline prima dei tre anni, causando forti sollecitazioni alle articolazioni del puledro. In ogni caso, l’allenamento e il tipo di alimentazione molto energetica che solitamente si sceglie come supporto per la crescita dei puledri sportivi, porta all’aumento delle masse muscolari e quindi del peso, molto rapidamente. Questo va a gravare sulle articolazioni del puledro, che non hanno ancora la solidità necessaria per sostenere un peso eccessivo e lo sforzo intenso dell’allenamento.
La soluzione è l’equilibrio: nell’allenamento, efficace ma non debilitante e nell’alimentazione, con l’alimento giusto e nella dose corretta. Questo consentirà l’aumento delle masse muscolari in modo graduale e permetterà allo scheletro e alle articolazioni del puledro di adattarsi al peso e all’intensificarsi del lavoro.
Talvolta si tende erroneamente a rimediare tardi a scelte sbagliate e ad abitudini troppo impegnative per le articolazioni del puledro, solo all’insorgere di patologie anche molto problematiche e ricorrendo all’uso consistente di medicinali. Si dovrebbe, invece, cercare di prevenire queste situazioni con le giuste abitudini e le tante alternative a disposizione, come mangimi complementari e integratori formulati soltanto con sostanze naturali e i cui dosaggi sono stati testati per essere completamente sicuri e privi di controindicazioni garantendone l’efficacia.
Questo è il caso di Equibar Mobility, mangime complementare per cavalli in pratico formato barretta, formulato per il supporto delle articolazioni. Equibar Mobility può essere somministrato ai puledri in dose di 1/3 (un terzo) di barretta al giorno, direttamente come un biscotto oppure sbriciolato nella mangiatoia, dall’inizio dello svezzamento. Dall’inizio dell’addestramento, si può passare alla dose di una barretta al giorno, per il supporto delle articolazioni su cui aumentano le sollecitazioni, ma anche per favorire il recupero post-sforzo ed evitare così infortuni e patologie che potrebbero compromettere la carriera di un futuro campione.
Articolo realizzato a solo scopo informativo e basato sulla nostra esperienza. Le informazioni contenute non intendono e non devono in alcun modo sostituire il parere del Medico Veterinario.
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